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SANTA CRUZ

-Chameleon-

By MILKMAN


La Chameleon è stata una delle prime mtb Hard Tail pensata, progettata e costruita con in mente l'aspetto Fun del mountain biking.
Uscita nel 98 ha subito indicato una tendenza che molte altre case costruttici che pongono il freeriding e il fun riding come filosofia costruttiva come Rocky Mountain con la Reaper, K2 con la Brass Monkey, Kona con la Roast e la Stuff, non hanno tardato a seguire.
Ad onor del vero l'idea di realizzare mtb che fossero un'incrocio tra bmx e mtb da dual slalom girava gia parecchio nell'ambiente underground soprattutto inglese, tedesco, francese (vedi Orange, Nicolai, 24 bike).
A Santa Cruz va quindi il merito di aver intuito le potenzialità di questo tipo di bici e aver imposto a livello mondiale questa tendenza.
Le hard tail di questo tipo sono, per come la vedo io, mezzi "old school" da condurre con uno stile "new school", per dirla con un termine che fa molto cool, sono bici hardcore!!!
(AHAHAHAH bella sta sbronza di inglese!)
Il piacere di guidare, rischiare, farsi malissimo e superare ostacoli che ti da una hard tail si trasforma in una sensazione di grandezza tecnica e onnipotenza che nessuna bici full potrà mai dare!!
Guidando una full si ha l'ausilio di ammortizzatori ed escursioni più generose che sembrano dare troppo una mano. Non condivido al 100% questa idea (al 90% sì però) ma è un esempio per cercare di farvi capire le sensazioni che bici come la Chameleon appunto, sono in grado di trasmettere al rider che la pilota.
E' indubbio che portare al limite bici del genere è sia più rischioso oltre che più facile.
Comunque eccomi qui a raccontarvi qualcosa di questo giocattolino.
Al momento la mia Camilla è montata con una marzocchi z3 flylight da 100mm (buon escorsione spendendo poco) freni magura hs33, monocorona da 32, ruote semi crosscountry ovvero un paio di cerchi Mavic517cd su mozzi LX parallax e gomme da 2,00 Geax Blade, attacco Aero da 80x25° (credo) e manubrio Azonic da 62.
Dal montaggio originale la bici è stata completamente rivoluzionata come montaggio al fine di assecondare il DNA della bici, fatta apposta per i tratti molto tecnici fatti di curve e controcurve, per chi come me adotta uno stile di guida abbastanza bmxistico fatto di pedate e scodate, per affrontare con grinta pezzi anche veloci ma scorrevoli e godere come una troia nel lento.
Baricentro basso, buone capacità assorbenti (quasi un Lines Seta Ali) dell'anteriore la scorrevolezza data dalle gomme la rendono adatta al 90% dei percorsi apuani dove giro di solito.
La bici rimane maneggevole e guidabile quasi in tutte le situazioni, tranne in rari casi in cui per motivi vari non si è rapidissimi nel riportare al centro il peso del corpo (come in toboga molto ripidi, o muri e canaloni con variazioni di pendenza). Allora si avverte un repentino alleggerimento dell'anteriore che, se è vero che basta un istante per correggere e ribilanciare il tutto, può portare a errori di traiettoria che possono rivelarsi "noiosi" e non più correggibili. Verrebbe da dire che è una questione di istanti ed in effetti è davvero così.
Qui sta un po' il limite di queste bici: essendo così nervose e incazzate basta un nulla, un momento di stanchezza, basta essere poco presenti sul mezzo che la caduta è dietro l'angolo.
Inoltre se in sezioni più sconnesse è consigliabile lasciare andare la bici diventa poi molto faticoso riuscire a fermarla: a volte si ha la sensazione di trovarsi su un toro meccanico in preda a crisi epilettiche.
Una soluzione è montare gomme di generosa sezione, 2,2-2,3.
Si perde un po' in scorrevolezza soprattutto se come me vi divertite a streettare per le strade o nelle piazze della vostra puzzolente città.
Avrete capito che queste sono bici per riders con una discreta esperienza e una buona dose di tecnica nonché di pelo sullo stomaco, non certo consigliabili al neofita a meno che non la si usi per farci del merdoso crosscountry race imbastardendola con qualche sidforcella da checche.
Forse la vedrei molto adatta come seconda bici, tanto mica è tassata come la seconda casa. Seconda bici per chi magari fa DH o possiede una full da freeride e desidera un mezzo da montare con gli avanzi, da usare di volta in volta nelle rarissime gare di dual in Italia o per scorrazzare con gli amici per la città o per i percorsi freeride non lunghi.
Unico neo: il prezzo…è vero che è fatta a mano negli usa però uno virgola sette milions si sentono……comunque è in linea con le altre fun bike hard tail in alluminio.
Come colonna sonora ci vedrei bene Sabotage dei Beastie Boys o qualcosa di Kid Rock.
Oddio andrebbe bene anche un po' di hiphop old school…….
"Simon says: get the fuck out" (Pharaoe Monch)

Bella a voi tutti
Peace&Respect
MILKMAN