TesT
Tester per un giorno
Di solito non provo mai le bici degli altri in un giro,
un po' perche' mi piace guidare la "mia bici" d'istinto, con
tutte le cose al solito posto,
posizione, gomme,settaggio fork
e anche perche' non ritengo una prova importante, provar una bici una
volta sola,
sarebbero solo impressioni di guida di quella giornata,
dato che la variabile piu' grande nella guida son sempre io,
come mi sento quel giorno, influenzera' tutto cio' che provo dalla bici
che sto guidando...
ma questa volta ho accettato con entusiasmo perche' c'era qualcosina di
piu'....
la curiosita' !
Dopo aver posseduto 2 SanAndreas (una 1998 con corsa 112 e una 2000 con
corsa 150)
e essendo attuale possessore du uno Shockwave....ci credo che ero curioso
di provare la DNA !
E gia' !
Gianni mi ha chiesto "vuoi provare la demo-bike" che mi e' arrivata
?"
la mia risposta: "SIIIIIIIIIIIIIII"
anche se era una bici pre-serie, nel senso che qualche particolare potra'
differire nella produzione di serie
ero stimolato dall'idea di vedere se questo nuovo prodotto MountainCycle
avrebbe potuto
intaccare il mito del telaio piu' Bello del Mondo (il SanAndreas)
riuscendo a creare la giusta via di mezzo
.....estetica che richiama il mito e funzionalita' dei giorni nostri !
e si, perche' la SanAndreas pur essendo una gran bici, accusa il peso
degli anni del progetto....
si lascia guidare bene, ma bisogna abituarsi alla sua pedalata....
il fulcro della sospensione alto...anzi altissimo, fa si che la bici usata
sulla moltiplica piu' piccola, trasmetta delle reazioni notevoli sui pedali
a ogni movimento della sospensione
e anche il suo baricentro alto e l'assetto tendenzialmente "corto"
possono mettere in difficolta' la guida nel lento ripido...
insomma: ha il suo caratterino ! ed e' anche questo il suo fascino !
la nuova DNA e' nata per dare un tocco di modernita' a quel mito senza
stravolgerlo.
il mainframe e' piu' spigoloso e ricco di nervature di irrigidimento e
il tubo sterzo e' reso unico dal logo ricavato mediante hydroforming,
la sospensione e' stata aggiornata seguendo le tendenze attuali in tema
di monocross, abbassando e avanzando il perno su cui ruota in maniera
da attenuare le reazioni
della sospensione sulla pedalata e viceversa,
e abbinata ai nuovi ammortizzatori a piattaforma stabile (in italia sara'
disponbile con il nuovo Fox DHX)
dovrebbe consentire un comportamento ottimale per questo schema di sospensione
che e' sempre stato forse il piu' adatto all'uso comune su una Mtb
e il telaietto reggisella ha mantenuto la possibilita' di spostarlo su
2 posizioni, per allungare o accorciare la posizione di guida, una delle
caratteristiche molto interessanti di questi progetti,
assieme alla possibilita' di spostare l'attacco dell'ammortizzatore su
2 posizioni per consentire diverse escursioni e anche di variare l'angolo
di sterzo spostando la slitta superiore dell'ammortizzatore,
in pratica un camaleonte....
a seconda del montaggio potrebbe essere completamente diversa !
e cio' e' sempre la cartteristica che mi ha piu' intrigato nelle Mtb....poter
provare la stessa bici in settaggi differenti...
e' come aver piu' bici !
L'estetica era una delle cose che piu' mi incuriosiva:
sarebbe stata all'altezza del mito ?
devo dire che mi e' piaciuta piu' di quello che credevo....
le sue forme sono intriganti e snelle,
la credevo piu' massiccia a vederla in rete....
PROMOSSA....senza riserve.....ci ho anche fatto un pensierino...in fondo
la SA mi manca molto....8-)
ci son solo 2 particolari che non mi son piaciuti tanto,
la staffa sul carro dove si attacca l'ammortizzatore e' una lastra d'alluminio
piegata, ma non esteticamente intrigante,
e lo spessore del carro, che come proporzione nello spessore risulta poco
spesso rispetto al look della bici, pero' consente un ampio passaggio
ruota così !
...ma ricordo che era un esemplare pre-serie e quindi qualcosa potra'
differire nei modelli in vendita.
com'era la bici che ho provato?
molto...quasi tutto...di una bike al momento della prova, lo fa il "come"
e' allestita....quindi ecco una breve descrizione del mezzo che provero':
-telaio taglia M settato a corsa 170mm e ammo fox vanilla RC pro pedal
(quindi niente DHX da provare SOB!)...la miglior prova di una sospenzione
sarebbe senza piattaforme stabili..e qua abbiam solo il propedal
-forka marzocchi allmountain 1, un'ottima forcella con il solito funzionamento
sensibile e molto PLUSH (detto all'americana..che vuol dire che si muove
molto)
corsa 150mm che attraverso le mille diavolerie che io ritengo inutili
ETA TAS TST....si puo' ridurre a 130 e modificare nel funzionamento
un ottima fork da enduto corsa lunga...non da drop, ma con 2 difetti....il
colore vomitevole e il prezzo troppo alto
-ruote composte da mozzi ringle'....stupendi e con l'effetto "cartolina
fra i raggi" della ruota libera quando smetti di pedalare
e cerchi SUn non ricordo il modello....difficile valutare le ruote.....han
funzionato bene, quindi OK
-gomme WTB Mutano mi sembra....non male come comportamento, anche se io
preferisco le gazza
-freni hayes mag...e qua mi son sentito a casa, dato che li uso sempre,
ma con il solito fastidio della regolazione che si svita....bisognerebbe
mandare Rupa a rompere i C ai progettisti...vero ?
-trasmissione mista, guarnitura truvativ 28x36 (credo) cambio e comandi
xtr, deragliatore xt...tutto nella norma.
-sella gipiemme stealth....una sella da peso e da pedalata, nel senso
che se tenuta alta su una bici da xc e' ottima, ma siccome il reggisella
era tagliato, io non l'avevo mai alta a sufficenza e quindi ci stavo sopra
con tutto il peso...e mi ha sfondato il sedere dopo tutto il giorno passato
la sopra 8-)
-piega e attacco truvativ oversize.....molto larga la piega, forse troppo,
ma sopratutto mi son dimenticato di spostare piu' all'interno i comandi
e i freni, come li uso di solito io, così son stato costretto
a un impugnatura del manubrio sempre alle estremita'...(io uso i freni
con un solo dito e i comandi molto spostati all'interno e di solito la
mia manopola e' lunga una manopola e mezza !)
e alla prima discesa a causa di quest'impugnatura esterna mi e' scappata
la mano dal manubrio su un saltino e mi son spatasciato a terra....battezzando
anche il DNA !
e ora passiamo alle impressioni di guida rilevate sul giro:
16km di salita d'asfalto mediamente pendenti e discesa prima sulla neve
e poi su singletrack misto terra fango e foglie....scivolosi e umidi...un
ottimo banco di prova !
il peso che credo sia stato di una 15ina di kg ma non si e' fatto sentire
in salita, forse perche' di solito porto in giro 17kg!
ma sopratutto ero curioso di saper se le reazioni in pedalata dell SanAndreas
c'erano ancora o no...
risultato: una sospensione senza oscillazioni degne di nota ne col la
media moltiplica che con la piccola ed anche rigida....e' un vero piacere
pedalarla !
...in questi frangenti invece si sente tutta la marzocchi che ondeggia,
ma a me non da fastidio alcuno e neanche vado a intervenire con i mille
pomelli che possiede....
mi limito a pedalare anche in fuorisella ma composto...ed e' fatta !
credo che di tutti i dispositivi intelligenti applicati alle sospensioni,
il migliore siam ancora noi che ci siam sopra !
...mi sarebbe piaciuto pedalarla di piu' in una salita lunga infuoristrada,
purtroppo ho fatto solo numerosi strappi viscidi e ostici notando una
grande aderenza e nessuna tendenza dell'avantreno ad alleggerirsi.
inizia la discesa:
la sella si puo' abbassare notevolmente grazie alla posizione molto bassa
del telaietto reggisella, anche se per pedalarci io avrei dovuto aver
un reggisella un paio di cm piu' lungo, il che mi avrebbe consentito di
abbassare di meno la sella, ma non sarebbe stato un problema....la sella
al minimo era veramente bassa, e poi esistono i reggisella telescopici
per chi ha la gamba lunga !
la sospresa piu' grande e' che la DNA e' una meraviglia nel tecnico lento,
proprio dove l'altra peccava !
agile e guidabile non impegna mai per farla passare anche nei posti piu'
stretti e ripidi...e sopratutto con un baricentro che non sembra piu'
alto come una volta !
anche le surfate in velocita' sulla neve son uno spettacolo, mi son trovato
subito a mio agio, come se l'avessi sempre guidata !
e' molto intuitiva...e' proprio un giocattolino,
in velocita' non e' un rullo tritatutto ma piuttosto una bici da condurre
all'insegna del divertimento, dato che l'avantreno facile da alzare e
la sospensione dalla corsa lunga
facilita' i giochetti a ruota ant alzata lasciando che la posteriore scorra
assorbendo le asperita' ....e i saltini e le ollate....
io avevo la molla un po' morbida (ma non tantissimo) per gli atterraggi
veloci e le gomme che col viscido non le conoscevo e non ho voluto esagerare,
ma penso che sui sentieri asciutti
tutte le asperita' possano essere felicemente prese come trampolino di
lancio....e' una bici molto equilibrata in aria...
e poi devo dire che come hanno potuto ben vedere i compagni di gita.....si
lascia impennare che e' una meraviglia.....wheelie infiniti !
Mi son davvero divertito tantissimo, e' proprio una bici come amo io,
agile piuttosto che massiccia....
una vera tuttofare.....
la vera bici semplice da divertimento e molto equilibrata per un escursionismo
senza l'assillo della prestazione...
anche il montaggio era molto azzeccato.
ora che bel dilemma:
-scegliere la SanAndreas OldStyle.....un mito senza tempo ma col suo caratterino,
un po' la porsche 911 della mtb dato che e' da una dozzina di anni che
il suo progetto quasi immutato, ma sempre perfezionato.....corre lungo
i sentieri del mondo
-privilegiare la DNA sicuramente piu' performante, bella e fascinosa e
avere finalmente la bici All-In-One
per ora mi godo la mia trailbike un po' speciale.....la Shockwave tenuta
abbastanza light cn l'alice SC e la ruota da 24 posteriormente....
Happy Trails !
Bye Mao